Martina Franca nel cuore
Cara Comasia, sai quanto io abbia nel cuore Martina Franca, perché di tutta l’amata Puglia, lì è dove anni fa ho conosciuto mio marito. Il paese che più di tutti mi ricorda la bellezza della vostra Regione, ricca di Trulli tra gli ulivi e i mandorli.
Ti scrivo questa lettera perché è un’occasione che merita parole più calorose di un messaggio su whatsapp, e te la darà mio nipote Antonio; visto com’è bello e grande?
Ha voluto fare la sua prima vacanza nella bellissima Puglia di cui gli ho sempre raccontato, per conoscere il luogo dov’è nato suo nonno, quel paese situato sull’altopiano della Murgia meridionale tra Bari e Taranto.
Ti ringrazio sin d’ora per la tua generosa ospitalità, perché so che gli darai tutto il tuo amore.
Ha premura di dormire in un trullo, perché vuole ascoltare il silenzio della campagna, e sono sicura rimarrà estasiato davanti alla macchia mediterranea che circonda il paese. So che riuscirà a scoprire da sè il Parco naturale delle Pianelle, perché ama fare escursioni con la bicicletta, proprio come facevamo noi.
Sa già che il paese risale al X secolo, ma tu accompagnalo alla Basilica di San Martino, fagli vedere che al santo siamo devoti per la carità e non solo grati per l’ottimo vino che producete. Ha una facciata così bella che la ricordo come se l’avessi vista ieri, con quelle bellissime statue.
Digli di andare a visitare anche la Chiesa di S. Francesco d’Assisi appena fuori le mura; quanti ricordi, Comasia mia.
Antonio ha detto che sa che è una città che custodisce importanti reperti storici e risale addirittura al neolitico, ma tu portalo a vedere anche Palazzo Ducale, dove ci sono due importanti musei; lì vicino c’è la casa di zia Rosetta.
Martina Franca è un tripudio della decorazione architettonica in pietra calcarea dove Barocco e Rococò sono una fusione che affascina. Indicagli Palazzo Nardelli, Palazzo Carucci, e anche Palazzo Torricella, dove abitava Serafina la sarta.
Sono sicura che rimarrà incantato dal centro storico, gli ho descritto tante volte quelle stradine, case dipinte a calce e balconate.
Ha il desiderio di mangiare le orecchiette con le cime di rape; gli ho detto che in questo periodo non ci sono rape, ma le orecchiette sono sicura le farai più di una volta, con quel pomodoro e basilico che profuma così tanto lì da voi. Fagli assaggiare il capocollo, perché poi ne vorrà mangiare sempre: il capocollo di Martina Franca ha il sapore perfetto per poter gustare il vino bianco doc, e le Ciciri e Tria, quella particolare pasta con il sugo di ceci, quanto è buona mamma mia!
E poi, accompagnalo al Festival della Valle d’Itria, è un ragazzino che ama il teatro e la musica, e so che ne beneficerà ogni centimetro del suo cuore.
Comasia, sarei voluta essere lì anch’io, per ora godrò della gioia di mio nipote di fare una splendida vacanza in Puglia, tra mare e campagna, dove la vita sembra bella e perfetta ogni momento.
Ti abbraccio, tua amica sempre, Matilde.
Sempre piacevole leggere queste descrizioni, viene voglia di partire ogni volta!
È la lettera che scriverei ad un caro amico se dovessi mandare le mie figlie in vacanza in Puglia, l’unica differenza sarebbe che non essendo di lì, non conoscendo i luoghi, sapori, profumi gli chiederei di portarle dove vuole perché mi fido di lui!
Chi è vissuto in questi luoghi non dimenticherà mai i paesaggi, le mescolanze architettoniche, la buona cucina e la gente! Chi ci vive ancora non può fare a meno di continuare a goderne!