La Notte della Taranta
“La Notte della Taranta, ecco quello che fa al caso nostro!”. Mi dice un amico al telefono.
Cosa? Dobbiamo andare in Puglia per farla rinsavire? Gli chiedo divertito.
“Sbrigati a fare la valigia ho detto, e non fare storie”.
Ma la fanno a Melpignano, dobbiamo guidare fino a Lecce!
“Non vedi che sono settimane che Gaia è in quello stato? L’unica soluzione è questa!”.
Andare al più grande Festival di musica popolare in Europa? E così che speri di aiutarla?
“Mia nonna raccontava sempre che lì, da lei, esistevano questi casi, e Gaia ha tutti i sintomi. Ho comprato anche un tamburello”.
Ma si tratta di un evento culturale, che vuole riscoprire e valorizzare la musica tradizionale, per carità bellissima, ma che c’entra con lo stato psicopatico della tua ragazza?
“E falla finita, prendila come un’occasione per venire a fare un bagno nel mare del Salento, qui te le sogni certe spiagge!”.
Ok ok, non ti arrabbiare! Metto due magliette e il costume in borsa e partiamo.
“Vedrai che andrà tutto bene; Gaia comincerà a danzare insieme a tutta quella gente, e nessuno si accorgerà di nulla. Ballare la pizzica l’aiuterà a liberarsi di questo stato mentale. E’ un festival a cui partecipano 150 mila spettatori. Cosa credi, che ci vanno tutti soltanto per assistere al concerto?”.
Be’, che io sappia è un concertone, con personaggi di spicco della musica italiana e internazionale. Ogni anno viene affidata la cura ad un maestro concertatore che si occupa di reinterpretare i classici della tradizione musicale con l’orchestra popolare “La notte della taranta”. Tra i nomi prestigiosi ad aver avuto questo ruolo ci sono Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Phil Manzanera.
“Vedo che sei informato!”.
Certo, come si fa a non conoscere la Notte della Taranta! E tu, ti sei informato in che cosa consisteva il rito terapeutico del tarantolismo, apparato ritmico, musicale, cromatico, gli oggetti da predisporre intorno al perimetro ecc?
“Quali oggetti? Di cosa parli?”.
Ma come? Dei fazzoletti per identificare il colore della taranta che avrebbe morso la tua ragazza, no? I tini d’acqua, i vasi d’erbe aromatiche. Per capire se si tratta di taranta libertina, triste e muta o tempestosa.
“Smetti di ciarlare, passiamo tra mezzora a prenderti”. Click!
Ecco lo sapevo, lui non sa niente del tarantolismo né della Notte della Taranta, mentre lei vuole solamente fare baldoria e sta fingendo di essere sotto l’effetto del morso del ragno e di avere le crisi isteriche. Bastava dire semplicemente che volevano andare in Puglia, avrei detto di sì senza battere ciglio; io adoro il sud Italia. Sono nato dopo che mia madre ballò una pizzica incinta di me di nove mesi. Certe cose le senti dentro le viscere.